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Partita Iva per Web Designer

La più grande novità del 2022 è sicuramente l’apertura della partita IVA per web designer. Ebbene si, da metà di quest’anno ho aperto la partita IVA per la mia [..]

Partita Iva per Web Designer – Come iniziare

Benvenuti nel blog del Pab studio!

È veramente emozionante per me darvi il benvenuto sul blog per la prima volta! Volevo iniziare questa nuova attività, dedicata appunto al racconto delle mie esperienze lavorative con la finalità di aiutare tutti voi che leggerete ad avere qualche nozione in più negli ambiti che abitualmente tratto per lavoro, per passione o semplicemente per avvenimenti personali. Perciò iniziamo subito con le novità che mi ha regalato questo 2022, appena trascorso.

Ho aperto la partita IVA

La più grande novità del 2022 è sicuramente l’apertura della partita IVA.
Ebbene si, da metà di quest’anno ho aperto la partita IVA per la mia attività di Web Designer, anche detto disegnatore di pagine web. Inoltre, per chi mi conosce e mi segue, nell’apertura della partita IVA, ho associato sia il codice ATECO per i Web Designer che quello per le creazioni artistiche o letterarie, in modo da poter star fiscalmente tranquillo anche per i lavori riguardanti i fumetti (o comunque altri lavori artistici come storyboard, brevi filmati, che faccio, anche se più occasionalmente).

Ma perché ho aperto la partita IVA? Quali ragioni mi hanno spinto? Quanto mi è costato? Che cos’è il codice ATECO? Da dove si inizia? Con questo articolo voglio rispondere a queste domande che ogni professionista agli inizi della propria carriera si pone, raccontandovi un po’ la mia esperienza.
Colgo anche l’occasione per ricordarvi che a questo link o in basso, potete trovare il video dove ne parlo.

DISCLAIMER
 Quanto leggerete nelle prossime righe è a titolo strettamente legato all’intrattenimento, pertanto nessun contenuto punta ad essere una vera e propria consulenza. Vi invito perciò a rivolgervi comunque ad una persona esperta del settore prima di prendere una qualunque decisione in merito ai vostri movimenti fiscali.

 

La storia di come ho aperto la Partita iva

All’inizio, quindi parliamo di un paio di anni fa, ho iniziato a lavorare occasionalmente come grafico e come web designer. Facevo appunto lavori occasionali, per cui i compensi erano saltuari e molto bassi, perciò non era necessario ai fini fiscali aprire una Partita IVA, in quanto non superavo il limite di 5000€ di ricavi annui che sono uno dei requisiti per emettere la famosa “ricevuta di prestazione occasionale“. Magari se questo argomento può interessarvi se siete neofiti, fatemelo sapere nei commenti e ve ne parlerò più nel dettaglio in un nuovo articolo.

In questi anni di lavoretti saltuari e di compensi modesti, stavo iniziando a ragionare sul mio futuro professionale e su che direzione prendere, visto che comunque le mie conoscenze digitali sullo sviluppo grafico e di realizzazione di siti web aumentava e piano piano e con esse, anche il mio parco clienti cominciava a riempirsi.

Essendo molto preciso e volendo essere sicuro al 100% di star procedendo bene, ho cominciato a cimentarmi in centinai di video e articoli su come aprire una Partita IVA nel migliore dei modi e mi sono imbattuto in tanti altri creator che ne hanno parlato, come dai video che trovate qui, qui e qui.

Grazie a questi video mi sono quindi imbattuto in Fiscozen, ovvero un’azienda di commercialisti professionisti specializzati, che tramite un gestionale da loro sviluppato, consentono la completa gestione della propria attività dal punto di vista fiscale. Inoltre, una volta acquistato il pacchetto tramite il loro sito e creato il proprio account, in automatico Fiscozen vi assegnerà un consulente dedicato. Proprio quello che cercavo per trasparenza, facilità di gestione, costi abbordabili. Si, perché al momento del mio acquisto, il costo annuo per creare un account ed accedere ai loro servizi era di 299€+IVA, più che conveniente.

In merito a questa convenienza, tramite questo link, potete accedere ad una pagina dedicata per iscrivervi ed avere una prima consulenza gratuita più un bonus di benvenuto sull’acquisto. Se avete necessità di aprire la partita IVA ma non sapete a chi affidare la vostra gestione fiscale, i ragazzi di Fiscozen faranno al caso vostro!

(Il link fa parte di un piano di affiliazione di Fiscozen, pertanto se acquisterete tramite esso riceverò una piccola commissione che servirà a far crescere la comunity! Grazie in anticipo :D)

Il partner giusto per iniziare questa avventura l’ho trovato, mancava solo la scelta finale sul quando aprirla. L’occasione è arrivata a metà 2022.
A giugno infatti sono entrato in contatto con un’agenzia web, la KiRweb, con la quale ho iniziato a collaborare all’interno del team web come Web Designer. Insomma, proprio la spinta definitiva che cercavo per fare il grande salto e diventare ufficialmente un professionista. E così ho fatto.

Come aprire la Partita iva

Ma come ho aperto concretamente la mia Partita IVA?
Ho chiamato il mio consulente dedicato in Fiscozen, che si è subito attivato per aprire la mia Partita IVA. Questa operazione va fatta tramite l’Agenzia delle Entrate e può essere effettuata anche in autonomia. In questo caso, mi sono rivolto a Fiscozen perché inclusa nell’abbonamento. In 24 ore ( e per giunta durante un weekend) mi è arrivata la conferma dell’apertura della Partita IVA.

Insieme all’apertura e alla conferma, mi sono stati assegnati due codici ATECO. Ma cosa sono?
Il codice ATECO non è altro che un codice di riconoscimento dell’attività svolta, necessario per l’inquadramento fiscale di un professionista o una società, perché definirà l’attività svolta e quindi anche quante tasse/imposte/contributi dovrà pagare e in che modalità, rispetto al suo fatturato.

Quante tasse devo pagare con la partita IVA

Una volta assegnato il codice ATECO (ovviamente il nostro consulente Fiscozen ci guiderà nella scelta del codice giusto per la nostra attività) sapremo anche quante tasse (in media) andremo a pagare sul nostro fatturato e in che regime possiamo posizionarci.
Ad esempio per la mie attività, i codici ATECO fanno riferimento ai “disegnatori di pagine web” e ad “altre creazioni artistiche o letterarie”.

Per avere il quadro completo della nostra situazione fiscale, dobbiamo rientrare in uno dei regimi che la legge italiana ci mette a disposizione. I più conosciuti per i professionisti sono il Regime Ordinario e il Regime Forfettario. Questi due regimi, insieme al codice ATECO, ci daranno tutti gli strumenti per definire quante tasse dovremo versare per il nostro fatturato.
Di base, entrambi presentano pro e contro ed hanno differenze sostanziali nel calcolo delle imposte, vi basti comunque sapere che il Regime Forfettario (per chi è agli inizi della professione) è uno dei più convenienti. Il concetto di questo regime è che il calcolo delle tasse viene effettuato solo sul fatturato, pertanto se un anno si fattura 0€, l’anno successivo non verranno versate le tasse. Inoltre, il conto complessivo di quanto versare, viene eseguito solo su una percentuale di fatturato (nel mio caso, il 78%). Questo vuol dire che se fatturo 100€, il conto viene eseguito su 78€. Questo valore, in termini fiscali è chiamato imponibile.

Insomma, tutte queste cose, che se non siete esperti o quanto meno appassionati vi faranno fumare il cervello, ma comunque è sempre meglio avere una infarinatura di base di quello che si sta per affrontare, in modo da avere le carte in regola e la consapevolezza delle decisioni che si prendono, soprattutto in ambito fiscale e di gestione del denaro della propria attività.  Magari, se il discorso gestione della propria fiscalità e di Fiscozen vi interessa, lo approfondirò con nuovi articoli. Fatemelo sapere nei commenti di questo articolo o del mio video su YouTube.

Spero che con questo articolo siate riusciti ad inquadrare meglio la vostra attività e il vostro percorso fiscale, ma soprattutto che ora l’aprire la Partita IVA non sia più così spaventoso come può sembrare ogni cosa quando non si hanno le giuste conoscenze per affrontarla. Non mi resta che farvi un in bocca al lupo per i vostri progetti!

In basso, trovate i vari link ai miei canali social dove condivido le mie esperienze lavorative e non, se l’articolo vi è piaciuto condividetelo con i vostri amici o con chi pensate che possa avere bisogno di conoscere meglio il mondo del fisco per la propria attività! Noi ci leggiamo al prossimo articolo!

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